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Terremoti e arte, Testa (ENEA): "Noi attivi su interventi per salvaguardia patrimonio storico"

Intervista di teleborsa a Federico Testa, Presidente di ENEA, sulla necessità di intervenire per la messa in sicurezza sismica per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale

Economia
Terremoti e arte, Testa (ENEA): "Noi attivi su interventi per salvaguardia patrimonio storico"
(Teleborsa) - Ricerca, tecnologie innovative e investimenti: questa la ricetta per salvaguardare il nostro patrimonio artistico e culturale da calamità naturali quali i terremoti, che sempre più di frequente si scatenano sul nostro Paese.

Lo ha detto il Presidente di ENEA, Federico Testa, in una intervista rilasciata a Teleborsa, in occasione del Convegno “Lezioni dal passato: le tecniche di protezione sismica nella storia delle costruzioni”, organizzato presso la sede di ENEA con la partecipazione dell'INGV (Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia).

Il passato insegna, ma l'innovazione avanza, come coniugare vecchio e nuovo per salvare l'incredibile patrimonio artistico e culturale italiano?

“Tanta tecnologia e tanta ricerca”, ha risposto Testa, aggiungendo che bisogna fare ricerca per individuare le tecnologie sia per le tecniche costruttive nuove che per "l'intervento sul già costruito".

"Noi come ENEA stiamo facendo un lavoro importante di intervento sui beni che fanno parte del nostro patrimonio storico”, ha aggiunto, citando il risanamento energetico del Celio.




Il punto è "coniugare, al di là della salvaguardia, quest'opera con aspetti economici", ha affermato il Presidente di ENEA, spiegando che intervenire su un'opera spesso è solo un costo, ma unendo assieme gli interventi antisismici agli interventi di efficientamento energetico, che producono risparmi sui consumi, significa trovare convenienza economica per realizzare l'intervento.

ENEA vanta tecnologie avanzate riconosciute anche a livello internazionale. Quanto è importante il vostro contributo in un paese ad alto rischio sismico come l'Italia?

"Dobbiamo individuare dei meccanismi finanziari che consentano di fare gli interventi e poi dobbiamo lavorare sulle tecnologie più innovative stando a contatto anche con quello che fanno gli altri Paesi nel mondo", ha sottolineato il numero uno di ENEA.
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