(Teleborsa) - Lunedì 7 maggio 2018 il Capo dello Stato,
Sergio Mattarella, darà il via a un
nuovo round di consultazioni, che si terranno in un'unica giornata, "per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranza di governo".
"A distanza di due mesi le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste invariate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo", si apprende da un tweet del Quirinale dopo il
fallimento dell'ipotesi M5S-PD.
Oggi 3 maggio si tiene la direzione del Partito Democratico ma l'esito sembra ormai scontato, dopo il
secco "no" di Matteo Renzi alla formazione di un governo con i pentastellati.
Tenta un riavvicinamento al capo del Movimento 5 Stelle
Luigi Di Maio il leader della Lega
Matteo Salvini. "Di Maio è arrivato secondo, ma nonostante gli insulti sono pronto a mettermi al tavolo con lui e parlare di riforme". Sul tema
Berlusconi, Salvini ha ribadito la sua fedeltà alla coalizione di centrodestra: "io rimango fedele non a una persona, ma al voto degli italiani. M5S e Pd hanno problemi interni, ma 60 milioni di italiani non possono dipendere da Di Maio e Renzi".
"Fino all'ultimo proviamo a mettere insieme un Governo, ma gli altri non devono rimanere arroccati sul monte a dire quello mi piace e l'altro no", spiega Salvini avvertendo che tornare al voto sarebbe solo una perdita di tempo.