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Vaccini, Bruxelles: "Su Johnson & Johnson approccio coerente dell'UE"

Ema: "Casi sotto esame, ma non è dimostrato un nesso causale". Speranza: "Valuteremo nei prossimi giorni strada migliore"

Economia, Salute e benessere
Vaccini, Bruxelles: "Su Johnson & Johnson approccio coerente dell'UE"
(Teleborsa) - "Prendiamo atto della dichiarazione di Johnson & Johnson secondo cui ritarderà le consegne dei vaccini. Restiamo in contatto con l'azienda per seguire la situazione. Anche il comitato direttivo segue da vicino la questione per garantire un approccio coerente dell'Ue". Questo il commento della Commissione europea sulla decisione della società di sospendere la distribuzione del vaccino nell'Ue, dove è stato autorizzato l'11 marzo scorso. Una sospensione arrivata dopo lo stop alla somministrazione deciso oggi negli Usa dalla Food and Drug Administration in seguito ai fenomeni di coaguli di sangue che hanno colpito 6 donne.

La notizia ha coinciso con la consegna del primo lotto del vaccino statunitense in Italia smorzando l'entusiasmo per l'arrivo delle 184mila dosi giunte nel pomeriggio nell'hub della Difesa di Pratica di Mare. Le fiale fanno parte dei 4,2 milioni di dosi che giungeranno in Italia nel periodo 15-22 aprile per entrare nella disponibilità delle Regioni ma ora le necessarie verifiche sul siero Janssen (controllata di Johnson & Johnson) rischiano di frenare nuovamente la campagna di vaccinazione nel nostro Paese. Sul fronte nazionale la linea non è ancora stata decisa. "Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante – ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza –. Le Regioni devono stare a questa impostazione perché chi è più anziano rischia di perdere la vita". Un approccio condiviso dal direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini. "Il vaccino J&J è altamente sicuro con rapporto rischio beneficio chiaramente favorevole come è stato dimostrato dagli studi ma – ha aggiunto Magrini – ci sono molte similitudini con il vaccino Astrazeneca, le limitazioni sono quindi possibili e ragionevoli e sarà probabilmente la direzione verso la quale ci si muoverà tutti assieme. I dati parlano di rarissimi eventi, 6 casi su 7 milioni di vaccini, che non modificano il rapporto beneficio rischio di questo farmaco. Si tratta di una pausa di grande cautela, forse eccessiva in fase pandemica".

L'Ema ha fatto sapere che il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali sta indagando "dalla scorsa settimana" su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Covid-19 Johnson&Johnson. "Al momento – sottolinea l'Ema in una nota – non è chiaro se esista un'associazione causale". L'Agenzia ha affermato di essere in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e comunicherà ulteriormente una volta conclusa la valutazione. "I pareri scientifici dell'Agenzia – ricorda l' Ema – forniscono agli Stati membri le informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni sull'uso dei vaccini nelle loro campagne di vaccinazione nazionali". Nella comunicazione, l'Ema chiarisce, inoltre, che la sospensione dell'uso del vaccino Janssen negli Stati Uniti è una "decisione presa in attesa che le autorità completino l'esame dei dati che coinvolgono sei casi segnalati di un tipo raro e grave di coaguli di sangue in individui che hanno ricevuto il vaccino, somministrato negli Usa a 6,8 milioni di persone".

"Gli sviluppi odierni – ha affermato la commissaria Ue alla salute Stella Kyriakides – sono sotto stretto monitoraggio da parte di Ema con una linea aperta con gli altri enti regolatori internazionali".

Dagli Stati Uniti, l'esperto di malattie infettive Anthony Fauci ha sottolineato che i problemi dai vaccini Johnson & Johnson "sono un evento estremamente raro verificato in meno di un caso su un milione".












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