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Assicurazioni, raccomandazione Ivass su dividendi e politiche remunerazione

Assicurazioni, Economia
Assicurazioni, raccomandazione Ivass su dividendi e politiche remunerazione
(Teleborsa) - Raccomandazione dell'Ivass sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle imprese di assicurazione e riassicurazione italiane. "Di seguito alla Raccomandazione n. 7 del 27 maggio 2020 - si legge in una nota - il 15 dicembre u.s. l'ESRB ha modificato la raccomandazione alle autorità nazionali del settore bancario, finanziario e assicurativo. L'ESRB richiede che si continui ad usare estrema prudenza nella distribuzione dei dividendi, nel riacquisto di azioni proprie e nel riconoscere componenti variabili delle remunerazioni, almeno sino al settembre 2021.

Anche EIOPA ha di recente reiterato il richiamo alle compagnie ad adottare estrema prudenza nelle politiche di gestione del patrimonio. La distribuzione dei dividendi, il riacquisto di azioni proprie e la determinazione di remunerazioni variabili non dovrebbero eccedere limiti di prudenza; la potenziale riduzione quali-quantitativa di capitale non dovrebbe ridurre i fondi propri a un livello inadeguato a fronteggiare le esposizioni ai rischi; ciò al fine di salvaguardare la capacità delle imprese di assicurazione di assorbire, anche in prospettiva, gli impatti dell'emergenza epidemiologica sui loro modelli di business e sulla loro solvibilità, liquidità e situazione finanziaria.

L'IVASS, nel fare proprie le rinnovate raccomandazioni dell'ESRB, richiede alla compagnie che intendano intraprendere una delle suddette azioni, sia con riferimento all'esercizio 2019, sia a quello in corso, di valutarne gli impatti con attenzione e senso di responsabilità e di contattare in via preventiva questo Istituto per verificarne la compatibilità con gli obiettivi della raccomandazione".
Il rispetto di queste raccomandazioni - conclude la nota - "sarà oggetto di stretto monitoraggio da parte dell’Istituto, che, al fine di assicurare omogeneità di approccio a livello europeo, tiene conto delle indicazioni di EIOPA e si coordina con le altre autorità nazionali che vigilano sui gruppi insediati in più di un paese membro dell’Unione Europea".
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