(Teleborsa) -
Vivendi, il colosso francese attivo nel campo dei media e delle comunicazioni, ha registrato
ricavi pari a 8.221 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita dell'8,5% rispetto ai 7.576 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L'aumento, sottolinea il gruppo che fa capo a Vincent Bolloré, è dovuto principalmente alla crescita di
Universal Music Group (UMG), Canal+ Group, Havas Group e Editi. Il dato di quest'anno include, inoltre, il consolidamento di
Prisma Media a partire dal primo giugno (+29 milioni di euro).
L'
EBITA è stato di 1.066 milioni di euro, in aumento del 45% rispetto al primo semestre 2020. L'EBIT è stato di 973 milioni di euro, in aumento del 47,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'
utile attribuibile agli azionisti di Vivendi è stato pari a 448 milioni di euro (o 0,45 euro per azione), rispetto ai 757 milioni di euro del primo semestre 2020 (o 0,66 euro per azione), con un decremento del 35,5%. L'
indebitamento netto è sceso a 2,9 miliardi di euro al 30 giugno 2021, rispetto a 4,95 miliardi di euro al 31 dicembre 2020
I proventi da
partecipazioni sono stati pari a 117 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni di euro del primo semestre 2020. Per il primo semestre 2021 Vivendi sottolinea che hanno incluso il dividendo incassato da
Mediaset (102 milioni di euro, ovvero 0,30 euro per azione). Gli altri
oneri e proventi finanziari registrano un onere netto di 157 milioni di euro, rispetto a un utile netto di 417 milioni di euro del primo semestre 2020. Tale variazione riflette principalmente la diminuzione del valore delle partecipazioni in
Spotify e
Tencent Music Entertainment.