(Teleborsa) - "Se ci sarà il
disimpegno da parte di
ArcelorMittal, il primo step sarà la gestione commissariale al
Ministero dello Sviluppo economico". Ad annunciarlo il Premier
Giuseppe Conte - che nella mattinata di ieri è salito al Colle per parlare con il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella - durante il tavolo a Palazzo Chigi con gli enti locali e le parti sociali, secondo quanto hanno riferito alcuni fonti presenti all'incontro di ieri. Il Premier ha poi chiesto alle istituzioni locali di
sostenere come parti civili la difesa del contenzioso perché in tal modo
"saremo più forti".
Sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti di ArcelorMittal - Intanto, alle
7.00 di oggi, venerdì 8 novembre, è scattato lo sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati Fiom, Fim e Uilm che interesserà, oltre all'impianto
di Taranto, anche quelli di
Genova, Cornigliano, Novi Ligure. Una questione da
affrontare con la massima urgenza e tempestività, come ha ribadito in aula alla Camera anche il Ministro dello Sviluppo Economico
Patuanelli secondo il quale
"Parlare di Ilva" significa parlare
"della strategia industriale del nostro Paese. Voglio essere chiaro: il Governo parla con una voce sola. Pensare alla chiusura stabilimento Ilva ha un'immediata ricaduta sociale, ma ha anche un'immediata ricaduta su tutti i settori italiani legati all'acciaio.
Non avere l'Ilva significa non avere un piano industriale serio per il Paese". SPUNTA LA PISTA JINDAL - Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni stampa rilanciate in queste ore, torna calda la
pista che porta a Sajjan
Jindal, già proprietario delle ex acciaierie Lucchini di Piombino
, gruppo Arvedi di Cremona e Cassa depositi e prestiti. Ovvero la
cordata che, ai tempi del governo Gentiloni, aveva perso la gara proprio contro il colosso franco-indiano. Una conferma arriverebbe anche da Italia Viva. "Non tocca a Italia Viva cercare una nuova cordata
ma se Mittal fa recesso, gli si fa causa, con penali onerosissime, e si va dal secondo in graduatoria", dice intervistato da Financialounge.com, Davide
Faraone, Presidente dei senatori del partito guidato da Matteo Renzi.