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SIGEP Rimini, parte anche la tre giorni di Coppa del Mondo della Gelateria

Teleborsa ha incontrato Giancarlo Timballo Presidente della World Cup: "In tutto il mondo dove c'è gelato c'è un italiano dietro". Dodici squadre in gara fino a martedì

Agroalimentare, Economia
SIGEP Rimini, parte anche la tre giorni di Coppa del Mondo della Gelateria
(Teleborsa) - A Fiera Rimini nei cinque giorni inaugurati ieri sabato 18 gennaio dedicati al "Food Service Dolce", anche la nona edizione della Coppa del Mondo della Gelateria artigianale, competizione internazionale a squadre in tre giornate, da oggi domenica a martedì 21 sera. Teleborsa ha incontrato Giancarlo Timballo, di Udine, "Maestro Gelatiere" di lunga tradizione" e Presidente del Comitato organizzatore della "Gelato World Cup":



Sigep 2020 "Arena del Gelato", qui si svolge la nona Coppa del Mondo internazionale della Gelateria...

"Siamo arrivati alla nona edizione. 12 squadre in gara da tutto il mondo che provengono da selezioni accurate in ogni nazione di competenza. Alle mie spalle ora abbiamo la squadra italiana che ha vinto per 4 edizioni la Coppa del Mondo ed è preparatissima, naturalmente. Queste squadre si allenano per 5-6 mesi. Hanno un tema da discutere con la con Giuria, fanno degli allenamenti è proprio una gara sportiva, se vogliamo, perché si ritrovano, si allenano, fanno dei progetti e cercano di portare nel mondo l'eccellenza del Gelato artigianale italiano perché è di questo che si parla, alla fine".

Gelato artigianale, quali sono i requisiti per ottenere l'eccellenza, l'ottimo?

"Per fare, per aver l'eccellenza bisogna avere ingredienti di prima qualità, bisogna essere dei professionisti, sapere come metterli bene assieme e bisogna avere una buona dose di fantasia, anche di creatività".

Sono molti che si cimentano, ma forse non tutti otterranno gli stessi risultati...

"Le dirò che i primi anni c'erano delle squadre materasso, in questa edizione sono dodici squadre tutte dello stesso livello, molto agguerrite anche dall'Asia specialmente dove il gelato ancora non è la cultura imperante. Ma ci stiamo arrivando. Sono veramente preparati e molto di altissimo livello tutte le squadre. Non saprei dirle chi può vincere quest'anno questa gara".

Al di là della Coppa, proprio nel singolo, nella quotidianità, i maestri gelatai più rinomati, a parte gli italiani, chi sono?

"Noi abbiamo fatto il gelato in tutto il mondo, naturalmente. Nel mondo dove c'è il gelato di qualità comunque c'è un italiano, anche se è arrivato cento anni prima, in Argentina, per esempio, c'è stata un immigrazione ai primi del novecento, i gelatieri sono tutti di
estrazione italiana. In Germania la stessa cosa. In tutto il mondo dove c'è gelato c'è un italiano dietro".

Negli Stati Uniti mi sembra che ci sia un po di resistenza da parte del pubblico, sono un po' abitudini diverse...

"Certo naturalmente negli Stati Uniti c'è il gelato industriale, l'ice cream, che è il nostro competitor. In italia ce lo abbiamo al 50 per cento. Sul mercato in America naturalmente c'è il 90 per cento di ice cream e 10 per cento di artigianale. Però ci stiamo arrivando".

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