(Teleborsa) -
Il Recovery Fund ultima tutti i passaggi formali per la sua operatività. Con il via libera de dei parlamenti dell'Austria e della Polonia, tutti i
27 Stati membri hanno
completato l'iter legislativo per l'approvazione della
decisione sulle risorse proprie dell'UE. Si tratta in pratica dell'atto giuridico necessario a consentire alla Commissione di finanziarsi sul mercato con propri bond, per poi ripartire le risorse frra gli Stati membri. Ad annunciare la conclusione del passaggio parlamentare è stato il commissario europeo per il Bilancio Johannes Hahn, aggiungendo "sono fiducioso che tutti i passaggi rimanenti possano essere finalizzati già a maggio, il che ci consentirebbe di dare il via al Next Generation EU già a giugno", aggiunge.
Intanto, in Italia, il
Premier Mario Draghi ha riunito la cabina di regia del Recovery Plan e dopo ha
incontrato i sindacati per dirimere le polemiche su alcune norme del
dl Semplificazioni in tema di appalti.
Ai sindacati è stato offerto lo
stralcio della norma sul massimo ribasso negli appalti, mentre sul tema dei
subappalti partirà un
"confronto tecnico" finalizzato a trovare un compromesso nelle prossime settimane. In ogni caso il governo ha proposto ai sindacati la
proroga dell'attuale soglia al 40% oltre il termine del 30 giugno 2021. Una sorta di compromesso rispetto all'ipotesi di liberalizzazione totale osteggiata dai sindacati.
Presenti all'incontro a Palazzo Chigi il segretario Cgil
Maurizio Landini, della Uil
Pierpaolo Bombardieri e il segretario confederale Cisl
Ignazio Ganga, che si sono dichiarati
tutti soddisfatti delle proposte avanzate dall'esecutivo. Per il governo il Ministro del Lavoro
Andrea Orlando, quello della Mobilità e infrastrutture
Enrico Giovannini, quello della PA
Renato Brunetta e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Roberto Garofoli.La nuova bozza del PNRR, che unisce
governance e semplificazioni, sale intanto a
65 articoli. I primi
17 articoli sono dedicati alla
Governance del Piano di Ripresa e Resilienza (Recovery) e disciplinano temi che vanno dalla cabina di regia ai meccanismi di controllo e audit.
Inserite anche alcune
norme per garantire pari opportunità generazionale e di genere nella realizzazione del PNRR, in quanto si chiede alle aziende coinvolte nella sua attuazione di presentare relazioni sulla situazione del loro personale e garantire quote di giovani e donne nelle assunzioni per l'esecuzione dei contratti. E le stazioni appaltanti dovranno inserire nei bandi specifiche clausole per promuovere l'imprenditoria giovanile, la parità di genere e l'assunzione di giovani, con meno di 36 anni, e donne.
Nel testo figurano norme per la
velocizzazione delle
autorizzazioni ambientali e dei
cantieri. Le
deroghe per gli appalti già previste ed in vigore sono state
prorogate a giugno 2023 e non più fino al 2026.
Il dl Recovery stanzia anche
866mila euro per realizzare la
piattaforma tecnologica dedicata al Green Pass italiano, il passaporto vaccinale Covid, che viene
affidata alla Sogei, la società del MEF che gestisce il sistema informativo fiscale e la tessera sanitaria. Sogei gestirà la piattaforma per conto del ministero della Salute, che manterrà la titolarità del trattamento dei dati sulla piattaforma stessa.