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Il fascino dei Robot Trading, cosa sono e perché si usano

Economia, Scienza e tecnologia
Il fascino dei Robot Trading, cosa sono e perché si usano
(Teleborsa) - Fare trading mentre si gioca a tennis? Si. Guadagnare affidandosi ad una intelligenza artificiale? Forse, con le dovute accortezze.



Non e’ un mistero i mercati finanziari sono sempre meno umani e sempre più robotizzati.

Secondo una stima diffusa da JP Morgan – e un recente articolo del Financial Times – a Wall Street l’algo-trading nel forex rappresenta ormai il 60% dei volumi. L'intelligenza artificiale è più efficiente delle persone in carne e ossa? Se si tratta solo di gestire gli scambi giornalieri e non di valutare il potenziale a lungo termine di un’azienda su cui investire, i trading robot sono trader migliori degli umani. Si muovono istantaneamente e hanno una capacità incredibile di raccogliere le informazioni e analizzarle rapidamente.

Ma come agiscono i robot trading?

I robot di trading automatico sono dei software che permettono, attraverso le cosiddette API dei broker, di gestire automaticamente l’esecuzione di ordini di acquisto o di vendita in base a parametri matematici. Tali ordini infatti vengono generati con dei "trading systems", algoritmi e formule che vengono eseguite sulle piattaforme di trading a cui è stato collegato il software.

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Il robot esegue tutti i processi di trading e apre e chiude le transazioni senza la presenza fisica del trader, rimuovendo inoltre l'elemento psicologico – secondo alcuni aspetto fondamentale del trading.
Gli algoritmi di trading system così utilizzati dai robot però al momento sono progettati per funzionare solo in un mercato specifico e sono programmati basandosi su schemi provati e tecniche di trading conosciute.


In altre parole, non hanno la sfera di cristallo ma hanno dei binari già segnati con qualche incognita.

Il rischio degli automatismi dell’intelligenza artificiale infatti è intrinseco nella matematica stessa e può essere riscontrato nei noti casi di "flash crash". Un esempio è stato il grande ribasso di Wall street del 6 maggio del 2010 quando la borsa americana perse il 9% in una manciata di minuti - dalle 14.42 alle 15.07 - ma chiuse a -3% la sera stessa.

La principale causa è stata attribuita ai trading robot che avevano eseguito ordini stop (ad esempio la vendita al raggiungimento di un prezzo) e di conseguenza all’impatto dei algo-trader sui prezzi. Su tale questione ha avvertito il Financial Stability Board, organismo internazionale con il compito di monitorare il sistema finanziario mondiale, sottolineando come sia fondamentale che il progresso nell'uso delle intelligenze artificiali sia accompagnato da un ulteriore progresso umano nell'interpretazione degli algoritmi dei risultati delle loro decisioni.

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