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Scuola, l’anno scolastico è partito. Collegi dei docenti a ranghi ridotti

L'Anief denuncia che continua a mancare nelle scuole 1 docente su 6 e ci sono tanti professori con la valigia

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, l’anno scolastico è partito. Collegi dei docenti a ranghi ridotti
(Teleborsa) - "L'anno scolastico è partito ma le scuole sono ancora orfane di 100mila supplenti annuali, dei 32mila nuovi assunti, dei vincitori del concorso a cattedra, degli insegnanti individuati dai dirigenti scolastici attraverso la chiamata diretta. All'appello del primo giorno di scuola dei docenti, c'erano invece decine di migliaia di docenti, molti dei quali assunti lo scorso anno e collocati su ambito territoriale, che attendono speranzosi gli esiti dell’assegnazione provvisoria su organico di fatto. Tutte le operazioni dovrebbero concludersi entro il 15 settembre, ma difficilmente la data verrà rispettata". E' quanto denuncia il sindacato della scuola Anief.

A complicare tutto quest'anno è stata la decisione del Ministero dell’Istruzione di concludere le operazioni di nomina entro il prossimo 15 settembre. Una data, tra l'altro, che difficilmente verrà rispettata, vista la mole di operazioni e procedure ancora da assolvere. Per non parlare dei tanti docenti inviati alle scuole ben diversi da quelli richiesti dagli stessi collegi dei docenti attraverso il Pof triennale. Nelle scuole, infine, devono ancora arrivare i 10mila Ata che il MIUR ha annunciato di voler immettere in ruolo dopo due anni di blocco (dovevano essere 40mila).

"Sembra paradossale – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ma la Riforma della Scuola non solo non ha vinto la 'supplentite', ma alla luce dei fatti l’ha addirittura aggravata. Infatti, continua a mancare nelle scuole 1 docente su 6. E molti docenti, tra sovrannumerari e collocati negli ambiti territoriali, sono in procinto di cambiare istituto, soprattutto sul sostegno dove vi sono oltre 36mila cattedre libere. La precarietà è anche aumentata tra il personale di ruolo, visto che i presidi devono ancora oggi terminare le operazioni di scelta dei docenti che hanno inviato loro il curriculum e che in certi casi hanno anche valutato attraverso i colloqui”.


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