(Teleborsa) - In
netto ritardo rispetto alle intenzioni, il
Dl Maggio si appresta a tagliare il
traguardo. Si attende, infatti, la risposta della
Commissione europea sul nuovo regime che dovrebbe
ammorbidire temporaneamente le
regole UE sugli aiuti di Stato riguardo al settore specifico delle
ricapitalizzazioni di imprese. Un dossier che il Ministro dell'Economia,
Roberto Gualtieri, come lui stesso ha confermato, aspetta per poter meglio definire il
perimetro del pacchetto di misure per le aziende da inserire nel
provvedimento che porterà in dote un tesoretto da circa
55 miliardi e avrà tra i pilastri,
la protezione del lavoro.
Un
pacchetto piuttosto ampio pensato con l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro: in arrivo, dunque, altre nove settimane di cassa integrazione con causale Covid-19 oltre alla proroga di due mesi per la Naspi e la Duscoll per i collaboratori. Prevista anche un'indennità per colf e badanti. Vicina l'intesa anche sul
reddito di emergenza concepita però come norma a tempo (due o tre mensilità) che, proprio nell'ottica di chiarire che si tratta di una
norma non strutturale, dovrebbero essere ribattezzata
"contributo di emergenza". In arrivo, anche il
blocco dei licenziamenti che sarà portato da due a cinque mesi. Al vaglio una nuova
misura di politica attiva con la quale,
temporaneamente, i contratti collettivi aziendali e territoriali potranno prevedere una rimodulazione, quindi una
riduzione, dell'orario di lavoro, convertendo quota parte delle ore in percorsi di formazione finanziati da un apposito
fondo presso il Ministero. Senza prevedere
una riduzione dei salari.