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BCE, Schnabel: tasso terminale potrebbe essere superiore a quanto previsto

Finanza
BCE, Schnabel: tasso terminale potrebbe essere superiore a quanto previsto
(Teleborsa) - L'obiettivo dell'ultimo meeting della Banca centrale europea (BCE) "era chiarire che il tasso terminale potrebbe essere superiore a quanto previsto da molti partecipanti al mercato. Il modo esatto in cui viene raggiunto quel tasso è quindi di minore importanza. L'importante è che abbiamo convenuto che sono necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse". Lo ha affermato Isabel Schnabel, che fa parte dell'Executive Board della Banca centrale europea (BCE), in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. L'economista ha sottolineato che la presidente Christine Lagarde "è un maestro nel raggiungere il consenso, ma "questo non sarà certamente più facile in futuro".

Nessuna chiara indicazioni per le prossime decisioni di politica monetaria. "Da luglio abbiamo aumentato i tassi di interesse in modo significativo a ogni riunione del Consiglio direttivo della BCE, spesso più del previsto - ha spiegato - Da tempo i mercati finanziari presumevano che, al primo segnale di inversione di tendenza dell'inflazione, la BCE avrebbe smesso di alzare i tassi con forza. Ecco perché la nostra ultima decisione di politica monetaria è stata così importante".

"La presidente Christine Lagarde ha dichiarato inequivocabilmente che continueremo ad aumentare i tassi di interesse per tutto il tempo necessario a riportare l'inflazione al nostro obiettivo a medio termine del 2% - ha detto Schnabel - I mercati finanziari hanno reagito immediatamente. Il tasso terminale, che è il tasso massimo atteso durante il ciclo dei tassi di interesse, è salito sopra il 3%. Se avremo ancora bisogno di andare più in alto dipenderà dalle future prospettive di inflazione".

A una domanda sul fatto che l'Italia ha fortemente criticato gli ultimi rialzi dei tassi, ha risposto: "I governi generalmente non amano molto gli aumenti dei tassi di interesse. Pesano sulla posizione fiscale in quanto diventa più costoso per gli stati emettere nuovo debito. Quindi possiamo aspettarci un ulteriore pushback e dobbiamo resistere. Questo è esattamente il motivo per cui le banche centrali sono indipendenti".
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