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Deflazione, preoccupati i commercianti: "Doccia fredda, dobbiamo prepararci a correre ai ripari"

Economia
Deflazione, preoccupati i commercianti: "Doccia fredda, dobbiamo prepararci a correre ai ripari"
(Teleborsa) - I dati dell’inflazione a febbraio sono una "doccia fredda", anche se non del tutto inattesa: "come abbiamo più volte segnalato, infatti, dall’ultimo trimestre del 2015 la ripresa dei consumi ha iniziato a frenare". Così Confesercenti sul dato dell’inflazione, diffuso oggi dall'Istat.

Il calo dei prezzi di febbraio, pure se influenzato dagli energetici, "ci conferma che il mercato interno è ancora in una fase di difficoltà", spiega l'associazione dei commercianti che avverte " dobbiamo prepararci a correre ai ripari, anche perché uno stimolo importante alla crescita del PIL può provenire solo dai consumi, visto che gli investimenti hanno ancora bisogno di tempo per manifestarsi".

Confesercenti plaude al taglio dell’Irpef, progetto che, se confermato, "sarebbe senz'altro la via maestra da percorrere il prima possibile per riportare disponibilità di reddito e fiducia tra le famiglie italiane".

Più moderata la reazione di Confcommercio, secondo cui "il ritorno della variazione dei prezzi in territorio negativo (-0,3% su base annua), per quanto atteso, ha assunto dimensioni lievemente superiori a quelle ipotizzate".

La tendenza al ridimensionamento dei prezzi, spiega l'associazione di categoria, comune a tutte le economie europee in virtù dei sensibili ribassi registrati dalle materie prime energetiche, "in Italia è stata accentuata dall'incremento di offerta di prodotti agricoli" che ne ha "indebolito le quotazioni" sugli scambi finali. "Resta moderato, quindi, il rischio deflazione", in quanto la riduzione tendenziale dei prezzi ha ragioni circoscritte, mentre per la maggior parte dei beni e servizi di largo consumo, dall'abbigliamento, ai mobili, ai sevizi di ricreazione, ricettivi e di ristorazione, "i prezzi permangono in moderata crescita".
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