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Scuola, fa discutere la doppia circolare del Miur sulla valutazione dei docenti

Economia, Welfare
Scuola, fa discutere la doppia circolare del Miur sulla valutazione dei docenti
(Teleborsa) - Al vaglio del personale della scuola, ma anche dei sindacati, la nota Miur n. 1804 del 19 aprile, con la quale l’amministrazione è intervenuta ancora una volta sul merito professionale dei docenti, indicando dei criteri che prevaricano l’autonomia degli istituti. Per rincarare la dose di ingerenza, nelle ultime ore, scrive il giovane sindacato della scuola Anief, la stessa amministrazione ha prodotto una seconda Circolare, la n. 4370, attraverso la quale chiede agli istituti di rendicontare le scelte effettuate per premiare la ristretta cerchia di lavoratori (si presume non oltre il 20 per cento) che beneficeranno di circa 23mila euro assegnati ad ogni istituto.

Con questo monitoraggio on line, il Ministero dell’Istruzione intende quindi catalogare l’operato delle scuole incasellandolo nel Portale internet sulla valutazione realizzato appositamente: in tal modo, ogni scuola potrà confrontare le proprie scelte con quelle degli altri istituti attraverso i dati a livello provinciale, regionale e nazionale. Creando, però, anche un meccanismo di confronto e inevitabile competizione.

“Con questa doppia Circolare è evidente l’intenzione del Miur – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – di ingabbiare l’operato delle scuole sul fronte del merito professionale. Tuttavia, gli istituti non devono farsi condizionare nell'assegnazione dei fondi. Il Ministero dice che devono essere assegnati né a pochi né a molti? Non è proprio così, i soldi in più vanno dati ai docenti “buoni”, nel rispetto dei criteri delineati nei singoli Comitati di valutazione delle scuole autonome. E che, come logica, dovrebbero in primis andare a premiare il surplus di lavoro svolto a beneficio degli alunni. E non dei presidi. Criteri a cui tutti i dirigenti scolastici devono attenersi. Farebbero bene, pertanto, gli organi collegali e gli stessi docenti a sorvegliare su come andranno le cose”.

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