(Teleborsa) - Le ultime vicende dello scandalo
Panama Papers (ciclone internazionale che si è abbattuto sul mondo della politica e della finanza che ha fatto venire a galla i nomi di illustri possessori di tesori dirottati verso i paradisi fiscali) ha spinto
quattro organizzazioni internazionali a intensificare la lotta contro l'evasione fiscale a valutare l'adozione di sanzioni contro quei Paesi che non rispettano gli standard internazionali.
Il
Fondo monetario internazionale (
FMI), l'
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (
OCSE),
le Nazioni Unite (
ONU) e la
Banca Mondiale hanno annunciato
il lancio di una
piattaforma per aumentare la cooperazione su temi fiscali.
L'iniziativa "non solo formalizzerà una discussione regolare tra le quattro organizzazioni internazionali sulla messa a punto e l'implementazione di standard per questioni fiscali ma anche rafforzerà la loro capacità di raccogliere sostegno, fornire guidance comuni e favorire lo scambio di informazioni".
Questo sforzo arriva in un momento di grande slancio intorno a questioni fiscali internazionali anche alla luce della crescente importanza della tassazione nel dibattito per il raggiungimento gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Un importante obiettivo della piattaforma è quello di creare una migliore struttura di consulenza tecnica ai paesi in via di sviluppo che cercano sia più sostegno che una maggiore influenza nella progettazione di norme internazionali", spiega la nota del
FMI che annuncia l'iniziativa.