(Teleborsa) - E' durato circa un'ora l'improvviso colloquio al Quirinale tra il Premier incaricato
Giuseppe Conte e il Capo dello Stato
Mattarella. La
"questione Savona" a Ministro dell'Economia rende esplosiva la situazione. E' di fatto muro contro muro. Salvini non è disposto a cedere di un millimetro, "non ci sono alternative", ha detto. E Di Maio è pienamente d'accordo.
Dunque, i tempi si allungano con rischi di fatali complicazioni. Ne risentono i mercati, con lo spred che vola a oltre 200. Sofferenza per i titoli bancari.
Dopo l'incontro,
Conte ha lasciato il
Palazzo del Quirinale da un'uscita secondaria e, salito in
Taxi ha fatto ritorno a
Montecitorio. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma lo scontro rimane sulla candidatura di
Paolo Savona come titolare al
Ministero dell'Economia. Il Braccio di ferro continua con il Leader dl Movimento 5 Stelle,
Luigi Di Maio, e il segretario federale della Leg
a Matteo Salvini che non transigono e rimangono fermi nel volere l'economista a capo del dicastero di via XX Settembre. Ma il
Quirinale rimane prudente in vista la sua fama anti-euro e non accetta alcuna "
imposizione".
Dunque tutto rimandato tra domenica 27 e lunedì 28 maggio per la formazione del nuovo Governo.
Stamane 25 maggio, Conte ha
incontrato i vertici di Bankitalia, poi è stata la volta del Capo politico del
Movimento 5 Stelle,
Luigi Di Maio, e il segretario federale della
Lega Matteo Salvini. "Procede tutto per il meglio - ha assicurato
Di Maio -. L'incontro è andato bene. Sulla squadra di Governo la parola spetta al presidente
Conte e al presidente della
Repubblica".
Intanto si è chiusa un'altra
giornata negativa per Piazza Affari. Gli investitori non possono fare a meno di guardare alla situazione politica del Paese che ha acuito le tensioni sulla finanza tricolore con inevitabili ripercussioni sullo Spread,
balzato ai massimi di 4 anni.
Il rialzo del differenziale legato alla formazione di un nuovo Governo M5S e Lega non creerà rischi sistemici per l'Eurozona. Ne sono convinti
gli analisti di Goldman Sachs: "Crediamo che lo spread sovrano italiano rimarrà superiore ai livelli che sarebbero ottimali al momento (120-140 punti base) ma non raggiungerà valori tali da creare problemi sistemici per l'intera Eurozona".
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)