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Alle 11,49 il terremoto fa capolino in Romagna. Devastanti danni al Centro per la scossa delle 7,41

Crolli e distruzione quasi totale nelle zone più colpite di Umbria e Marche. Difficili gli aiuti per l'interruzione delle strade

Ambiente
Alle 11,49 il terremoto fa capolino in Romagna. Devastanti danni al Centro per la scossa delle 7,41
(Teleborsa) -

Una scossa di terremoto di intensità decisamente inferiore alla precedente ha colpito anche una piccola zona della Romagna. Alle 11,49, infatti, la terra ha tremato con epicentro tra Forlì e Cesena con magnitudo 3,7. Secondo i dati forniti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia INGV, l'ipocentro è avvenuto a 36 km di profondità. La scossa è stata avvertita distintamente anche su buona parte dell'Emilia, a Bologna, Ferrara e nelle zone tra Modena e Reggio toccate dal terremoto del maggio 2012.

Nessuna vittima per la terribile "botta" di magnitudo 6,5 delle 7,41 con epicentro tra Umbria e Marche, ma solo 20 feriti, come confermato dallo stesso Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, proprio nella zona già ripetutamente colpita dal 24 agosto. "E' stata una scossa importante e rilevante, al momento non risultano vittime, ma ci sono decine di feriti, almeno uno grave", ha più volte ripetuto Curcio nelle scorse ore, raccomandando a tutti "di evitare spostamenti" per non intralciare il lavoro dei soccorritori.

Scosse e micro scosse non si contano, il cosiddetto sciame sismico appare non solo interminabile, ma da l'impressione di intensificarsi. Gli esperti parlano di repliche, e, senza pronunciarsi sui tempi, non escludono altri terremoti, anche violenti. Alle 13,07 nuova forte scossa ha interessato la provincia di Perugia.

I danni sono ingentissimi. Gran parte di edifici e strutture che avevano subito lesioni e distruzione per le precedenti attività telluriche sono stati definitivamente rasi al suolo. Un vero e proprio "colpo di grazia" che ha reso impercorribili gran parte delle strade grandi e piccole, rendendo difficili e in diverse casi anche impossibili i soccorsi. Tra i danni più rilevanti, il definitivo crollo della chiesa di San Benedetto di Norcia.

Paura anche a Roma, dove le scosse sono state sentite ovunque e da stamani sono in corso decine di verifiche anche a San Pietro e al Colosseo. Fermate per qualche ora le linee A e B della metropolitana. Chiuse per qualche ora le Basilica di San Paolo e di San Lorenzo, sospese le visite domenicali al Palazzo del Quirinale. Il Sindaco Virginia Raggi, pur escludendo gravi danni nella Capitale, ha chiesto verifiche accurate sulla stabilità degli edifici più importanti e ha disposto la chiusura delle scuole per lunedì 31 ottobre.

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, lancia l'allarme sul numero degli sfollati, prevedendo che si rischia di avere "100 mila persone che dovranno avere assistenza", almeno in questi primi giorni.



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