(Teleborsa) -
Dopo otto mesi di uno "stallo" dall'approvazione alla Camera che ha provocato forti tensioni all'interno della maggioranza, il Senato ha definitivamente approvato la Legge che introduce il Biotestamento nel nostro Paese. La norma che regola il "fine vita" è passata con 180 sì, 71 contrari e 6 astenuti. Decisiva l'intesa tra Pd e M5S favorita dall'azione del capogruppo del Partito Democratico, Luigi Zanda unitamente al non eccessivo contrasto del centrodestra e le divisioni sorte in proposito nel mondo cattolico.
Subito dopo l'esito del voto, nell'Aula di Palazzo Madama si è levato un caloroso applauso tra le lacrime di commozione di Emma Bonino e la gioia di Mina Welby, la vedova di Piergiorgio morto a Roma a 51 anni il 20 dicembre 2006. Militante del Partito Radicale, Piergiorgio Welby balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita. Presenti al Senato anche altri esponenti dell'Associazione Luca Coscioni, il politico affetto da Sla e anch'egli morto nel 2006 a soli 38 anni.