(Teleborsa) - Wall Street si conferma debole a metà seduta, allineandosi alla
performance negativa delle Borse europee dopo la
chiusura positiva di venerdì.
A frenare gli investitori sono ancora una volta i
timori per un marcato rallentamento dell'economia cinese, oltre che la
cautela per le prossime mosse della Federal Reserve in materia di politica monetaria.
Nonostante la vetrina di Jackson Hole e
qualche dibattito tra falchi e colombe, la Banca Centrale americana si sta confermando ermetica.
Venerdì il vice Presidente
Fischer ha spiegato che è ancora presto per determinare cosa sarà deciso in occasione del meeting del FOMC del 16-17 settembre, aggiungendo però che la congiuntura attuale permette un rialzo dei tassi graduale e che al momento ci sono buone ragioni per pensare che l'inflazione accelererà nei mesi a venire.
Dal
fronte macroeconomico, molto deludenti sia il
PMI di Chicago che l'
indice Fed di Dallas.
Quello che sta per concludersi potrebbe essere ricordato come il peggior mese dal 2012 per le
equity, con oltre 5.000 miliardi di dollari bruciati.
In questo momento il
Dow Jones lima lo 0,65%, l'
indice S&P-500 lo 0,65% come il
Nasdaq 100 e l'S&P 100.
Al
top tra i
giganti di Wall Street Intel grazie ad un upgrade.
Ottime
Caterpillar e
Goldman Sachs.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Merck,
Visa e
General Electric.