(Teleborsa) -
Wall Street resta incollata sulla parità al giro di boa, dopo un esordio cauto, mentre gli operatori appaiono molto restii a sbilanciarsi dopo aver raggiunto di recente nuovi massimi. A muove i mercati gli
spunti sono arrivati dalla Fed e dalla BCE.
Il Beige Book della Fed, pubblicato ieri sera, ha confermato che l'attività procede di buon passo nella maggior parte dei distretti in cui si suddivide il Paese, ma ha anche
confermato le preoccupazioni per il rallentamento di alcuni settori e aree legate all'energia ed al petrolio.
Dal canto suo, la
BCE ha confermato tassi vicini allo zero, mentre nella conferenza stampa che è seguita,
Mario Draghi ha annunciato l'avvio dell'operatività del QE da lunedì 9 marzo.
Nel frattempo sono usciti una serie di dati macroeconomici: i
licenziamenti annunciati dal rapporto Challenger sono risultati migliori delle attese, mentre gli
ordini all'industria hanno frenato. Deludenti anche
le richieste di sussidio, che hanno segnato un aumento a sorpresa. Quest'ultimo dato appare particolarmente rilevanti,
in vista del Job Report, in calendario per domani, e dopo
la delusione del rapporto ADP sugli occupati del settore privato, pubblicato la vigilia.
L'indice
Dow Jones conferma un modesto incremento dello 0,12%, mentre l'
indice S&P-500 segna un poco significativo +0,05%. Poco meglio il
Nasdaq (+0,21%). In luce sul listino nordamericano S&P-500 il comparto
Utilities, con un +0,75% sul precedente. Sensibili ribassi si sono registrati sul settore
Materiali (-0,54%).
Tra le migliori Blue Chip vi sono i retail, con
Home Depot che mostra un discreto guadagno dell'1,03% e
Wal-Mart che registra una plusvalenza dello 0,90%.
Bilancio positivo per
United Health, che vanta un progresso dello 0,93%.
Moderato rialzo per
IBM, che avanza dello 0,78%.
Tra i più forti ribassi, invece,
McDonald's scende dell'1,48%.
Calo deciso per
Intel, che segna un -1,01%.
Fiacca
Caterpillar, che mostra un piccolo decremento dello 0,81%.