(Teleborsa) - Avvio in cauto rialzo per le principali borse europee, inclusa Piazza Affari, con gli investitori che continuano a monitorare l'andamento della pandemia del coronavirus, mentre si intravedono i primi segnali di allentamento del lockdown.
Sul mercato valutario, l'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,086. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,40%.
Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 14,59 dollari per barile, in netto calo del 20,14%.
Pesante l'aumento dello
spread, che si attesta a +238 punti base, con un deciso aumento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,90%.
Tra le principali Borse europee senza spunti
Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, guadagno moderato per
Londra, che avanza dello 0,09%, e
Parigi mostra un modesto ribasso dello 0,31%.
Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,31%.
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
viaggi e intrattenimento (+3,88%),
costruzioni (+2,86%) e
sanitario (+2,43%).
Nel listino, i settori
petrolio (-1,82%),
alimentare (-1,52%) e
materie prime (-1,10%) sono tra i più venduti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente
Juventus, che vanta un incisivo incremento dell'8,11%.
In primo piano
Buzzi Unicem, che mostra un forte aumento del 4,39%.
Decolla
Diasorin, con un importante progresso del 3,74%.
In evidenza
Amplifon, che mostra un forte incremento del 3,25%.
Tra i ribassi,
Nexi, con un calo del 2,19%.
Seduta negativa per
Saipem, che mostra una perdita dell'1,69%.
Sotto pressione
Atlantia, che accusa un calo dell'1,53%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
FILA (+3,94%),
Danieli (+3,90%),
Tinexta (+3,43%) e
Fincantieri (+3,34%).
I più forti cali, invece, si verificano su
Saras, che continua la seduta con -3,00%.
Crolla
Cattolica Assicurazioni, con una flessione del 2,63%.
Vendite a piene mani su
Mondadori, che soffre un decremento del 2,30%.
Scivola
MARR, con un netto svantaggio dell'1,71%.