(Teleborsa) - A novembre si rilevano andamenti divergenti del
clima di fiducia, che
migliora per le imprese e
peggiora per i consumatori. L'Istat stima infatti una contrazione dell'indice del clima di
fiducia dei consumatori da 111,5
a 108,5, mentre
l'indice composito delle imprese registra un lieve aumento, da 98,9
a 99,1. "Con riferimento ai consumatori, l'indice è in deciso calo e raggiunge un livello minimo rispetto al periodo agosto 2017 – novembre 2019. La dinamica negativa è determinata dal peggioramento di giudizi e attese sulla situazione economica italiana nonché dall’aumento delle aspettative sulla disoccupazione", spiega l'Istituto Nazionale di Statistica. La diminuzione dell'indice di fiducia dei consumatori è la sintesi di andamenti negativi di tutte le sue componenti (il clima economico diminuisce da 127,2 a 116,3, il clima corrente cala da 107,9 a 106,8 e il clima futuro flette da 116,1 a 110,2), ad eccezione di quella personale, dove l'indice aumenta leggermente da 105,4 a 105,8.
"Per quanto riguarda le
imprese, l'aumento è dovuto ad
un'evoluzione positiva dei giudizi e delle attese sugli ordini nel settore dei servizi
ed ai giudizi sulle scorte che emergono in miglioramento sia nel settore manifatturiero sia nel commercio", coimmenta l'Istituto.
Dall'industria emergono segnali di incertezza mentre
per i servizi si registra una sostanziale stabilità degli indici. Più in dettaglio, l'indice diminuisce lievemente nel settore manifatturiero, portandosi da 99,5 a 98,9, e flette da 141,3 a 137,1 nelle costruzioni; nei servizi di mercato l'indice rimane a quota 99,6 come lo scorso mese e nel commercio al dettaglio permane sostanzialmente stabile (da 108,3 a 108,2).
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