(Teleborsa) -
Rallentano i prestiti al settore privato a novembre perlopiù sul fronte dei
finanziamenti alle imprese. E' quanto emerge dalla pubblicazione "Banche e moneta: serie nazionali" di
Bankitalia.
A novembre i p
restiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono
cresciuti dello 0,1% tendenziale, mostrando un rallentamento rispetto al +0,3% del mese precedente. Si confermano
sostenuti i prestiti alle famiglie (+2,3% da +2,4%), mentre
frenano i prestiti alle imprese (-1,9% dopo il -1,4 del mese precedente).
I t
assi di interesse sui mutui, comprensivi delle spese accessorie, sono saliti
all'1,76% dall'1,74%, mentre quelli sulle nuove erogazioni di
credito al consumo si attestano
all'8,49%. Scendono invece i
tassi praticati alle imprese all'1,29% dall'1,31% (quelli sui prestiti di importo fino a 1 milione sono all'1,85% e quelli sui prestiti di importo superiore allo 0,86%). I
tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo
0,37%.
Sul fronte della raccolta, i
depositi del settore privato sono
cresciuti del 7,6% (5,7% ad ottobre) e la
raccolta obbligazionaria ha accelerato a
+2,3% (1,1% ad ottobre).
Si riducono ancora le sofferenze delle banche (-23,5%) a fronte del -21,2% di ottobre, per effetto delle operazioni di cartolarizzazione avvenute nell'ultimo anno.