(Teleborsa) - La
nuova linea di credito del Fondo salva-Stati
(MES) potrà essere usata anche per
le spese non sanitarie. A sostenerlo, in una intervista rilasciata a La Stampa, il Ministro delle finanze francese
Bruno Le Maire, impegnato nei negoziati insieme ai colleghi europei per difendere l’idea di un nuovo fondo per la
ripresa. Uno strumento
"per raccogliere
debito comune, ma solo per il futuro, per un
periodo limitato e focalizzato sugli
investimenti", ha chiarito il numero uno di Bercy.
E'
"una protezione necessaria poi spetterà ad ognuno decidere che fare", dice Le Maire a proposito del Meccanismo europeo di stabilità - che in Italia sta dividendo politica e opinione pubblica - sottolineando che non può dire se la Francia ne farà uso perchè "non so quali saranno le nostre esigenze tra due, tre, quattro mesi. Ma il fatto che questa
linea di credito sia a disposizione di tutti è una buona notizia".Spiega ancora il Ministro: "un
Paese che è stato costretto a imporre
un lockdown, a chiudere alcuni negozi o aziende, deve considerare quei costi come costi sanitari indiretti. I costi legati alla decisione di chiudere parte dei settori economici devono far parte del perimetro di questa linea di credito" sottolineando che
"è scritto nero su bianco: si parla di costi di prevenzione.
E il lockdown lo è", ribadisce spazzando il campo da
ambiguità interpretative. Secondo il responsabile dell'Economia francese bisogna poi "
lasciare alle spalle parole controverse come eurobond o coronabond. Quindi spiega la proposta francese. "Il nostro
fondo per la ripresa prevede l'emissione di debito comune solo per il futuro, per un periodo limitato e per un obiettivo specifico: gli
investimenti", dice il Ministro che ritiene anche ci sia
"spazio per una trattativa. Olanda e Germania sono molto
sensibili su questo".L'alternativa è usare il
bilancio UE, cioè
spendere da subito soldi pubblici. Ma raccogliere debito è "più conveniente" perchè consentirebbe tassi di interesse più bassi e di spalmare nel tempo i costi. La restituizione avverrà in base al PIL - spiega Le Maire - cioè ottieni i soldi in base a quanto sei stato colpito
dalla crisi e li restituisci in base al PIL".