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ABI, a novembre prestiti a famiglie e imprese in aumento (+5,1%)

Stabili i livelli dei tassi di interesse. A ottobre in calo le sofferenze nette rispetto al 2019.

Finanza
ABI, a novembre prestiti a famiglie e imprese in aumento (+5,1%)
(Teleborsa) - A novembre 2020, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 5,1% rispetto a un anno fa. È quanto riporta il rapporto mensile di ABI su Economia e Mercati finanziari e creditizi. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie.

Nel mese di ottobre, per i prestiti alle imprese si è registrato un aumento del 7,4% su base annua: l’aumento è del 2,1% per i prestiti alle famiglie.

Per quanto riguarda i tassi di interesse, il report dell'Associazione Bancari Italiani ha rilevato che a novembre quelli sulle operazioni di finanziamento rimangono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici. Il tasso medio sul totale dei prestiti è il 2,25% (2,27% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,10% (1,29% il mese precedente, 5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è rilevato è stato invece pari a l’1,26% (1,26% anche a ottobre 2020, 5,72% a fine 2007).

In termini di qualità del credito le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad ottobre 2020 ammontano a 24,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai 31,2 miliardi di ottobre 2019 (-6,7 miliardi pari a -21,5%) e ai 38,2 miliardi di ottobre 2018 (-13,7 miliardi pari a -35,9%). Il report segnala che rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 64 miliardi (pari a -72,4%). Quanto al rapporto sofferenze nette su impieghi totali è stato dell’1,41% ad ottobre 2020 (era 1,79% ad ottobre 2019, 2,26% ad ottobre 2018 e 4,89% a novembre 2015).

In Italia, a novembre 2020, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,0% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a novembre 2020, di oltre 109 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +8,3% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di oltre 22 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -9,3%). Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,49%, (0,50% nel mese precedente).

Infine, il rapporto ABI segnala che il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente infimi: a novembre 2020 è risultato essere di 176 punti base (177 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).
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