(Teleborsa) - "
E' ufficialmente iniziata la sfida economica più importante dal secondo Dopoguerra ad oggi, per rimuovere gli ostacoli che hanno bloccato la crescita del reddito e della produttività da oltre un decennio".
Così il Presidente di Confagricoltura,
Massimiliano Giansanti, commenta
l'annuncio relativo all'avvio ufficiale delle erogazioni, a titolo di prefinanziamento, della UE all'Italia nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). "Abbiamo l'occasione per realizzare la transizione ecologica in linea con gli obiettivi fissati dall'Unione europea. Completare la digitalizzazione diffusa sull'intero territorio nazionale. Modernizzare le infrastrutture e la rete dei trasporti, anche per agevolare la presenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali". "Il sistema agroalimentare è in grado di assicurare un significativo contributo al rilancio sostenibile e duraturo dell'economia italiana", ha aggiunto Massimiliano Giansanti. "Gli imprenditori agricoli - prosegue Giansanti - sono pronti ad investire sulle innovazioni, per migliorare i processi produttivi, nell'ottica della
sostenibilità ambientale; per rafforzare la tutela delle risorse naturali e la cura del territorio; per partecipare attivamente alla produzione di energie rinnovabili".
"Dal governo deve arrivare
un segnale chiaro e costante sulla puntuale e totale applicazione del PNRR e delle riforme interne collegate, a partire dall'efficienza della pubblica amministrazione". "Anche grazie al sistema agroalimentare - conclude Giansanti - l'Italia può essere
la sorpresa in ambito europeo della ripresa economica dopo l'emergenza sanitaria". Il PNRR assegna circa 5 miliardi di euro ai progetti del settore agroalimentare, ricorda la Confederazione, dalla meccanizzazione, ai contratti di filiera, all'irrigazione. Altri tre miliardi sono stati destinati alle agro-energie, a cui si aggiungono gli stanziamenti a favore delle innovazioni tecnologiche. Inoltre, un importo di 910 milioni - finanziato con i fondi di
'Next Generation EU' - è già stato messo a disposizione dell'Italia per aumentare la
capacità di spesa dei programmi di sviluppo rurale nel biennio 2021-2022.