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Ponte di Genova, per Tribunale ASPI e Spea non sono responsabili civili

ASPI ha già soddisfatto in 4 anni centinaia di domande di risarcimento

Economia, Trasporti
Ponte di Genova, per Tribunale ASPI e Spea non sono responsabili civili
(Teleborsa) - Autostrade per l'Italia e Spea non saranno responsabili civili nel processo per il crollo di Ponte Morandi a Genova, il 14 agosto 2018, in cui persero la vita 43 persone. Lo ha stabilito il Tribunale, accogliendo la richiesta di esclusione.

Grazie a questa decisione, in caso di condanna, saranno i singoli imputati a pagare i risarcimenti alle vittime, fatta salva la possibilità di rivolgersi ad Autostrade per i risarcimenti in ambito civile. Va ricordato che la società si era subito attivata per i risarcimenti ai danneggiati dal crollo ed ha pagato una cifra cospicua per venire incontro alle centinaia di richieste di risarcimento, compreso il ripristino dell'infrastruttura e ed altre opere.

Autostrade e Spea si erano già chiamate fuori del processo grazie ad un patteggiamento a circa 30 milioni di euro e, con questa decisione. le due società potrebbero uscire definitivamente dal procedimento.

A processo vi sono 59 persone,
fra ex dirigenti e tecnici delle due società ed ex e attuali funzionari del Ministero delle Infrastrutture e del provveditorato alle opere pubbliche della Liguria. Tutti accusati di essere a conoscenza dello stato del ponte ed aver taciuto per non dar corso alle manutenzioni.

Nel corso dell'udienza di oggi parleranno i legali di oltre 300 parti civili costituitesi alla prima udienza lo scorso luglio.

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