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Dl Milleproroghe, via libera Camera a fiducia con 315 sì

Dalle concessioni autostradali alla Cig per l'ex Ilva di Taranto, le novità

Economia, Politica
Dl Milleproroghe, via libera Camera a fiducia con 315 sì
(Teleborsa) - Via libera dell'Aula della Camera alla fiducia sul Dl Milleproroghe. I voti favorevoli sono stati 315, i contrari 221 e gli astenuti 1. Dopo il via libera di Montecitorio il testo passerà al Senato per la seconda lettura dove sarà molto probabilmente 'blindato' e approvato con il ricorso a un nuovo voto di fiducia visti i tempi strettissimi.

Il disco verde definitivo è atteso, infatti, entro il 29 febbraio. Le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera hanno apportano numerose novità al testo licenziato dal Governo. Tra i punti più controversi, il capitolo delle concessioni autostradali, su cui Italia Viva e gli altri componenti dell’esecutivo si sono dati battaglia nelle ultime settimane. Un altro duro scontro si è consumato sulla riforma della prescrizione che alla fine, però, rimarrà fuori dal decreto. Sempre in tema di prescrizione, il cosiddetto lodo Annibali, cioè la sospensione per un anno dell’efficacia della legge Bonafede sul tema, sarà trasformato in ordine del giorno e al Milleproroghe e sarà votato prima del via libera definitivo della Camera.

Tra le altre novità, il capitolo degli aiuti alle grandi aziende in crisi, fra cui l'Ilva. E' prevista la proroga di un anno della Cassa integrazione per quasi 5mila dipendenti dell’ex Ilva di Taranto. Per quest'anno sono stati stanziati 19 milioni di euro. Via libera anche alle assunzioni di 1.600 ricercatori universitari, per la copertura delle regolarizzazioni sono stati stanziati 3 milioni di euro. Arriva poi l'equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette, la possibilità per i medici di rimanere in servizio fino a 70 anni di età e il ripristino delle norme sulla trasparenza degli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione che erano state cancellate a fine 2019. Inoltre, i titolari di concessioni per lavori o servizi pubblici avranno più tempo per mettersi in regola con le nuove norme del Codice degli appalti.
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