(Teleborsa) -
Nel decennio in corso Enel punta ad un "cambio di passo" che consenta il passaggio dal Decennio della scoperta dell'energia rinnovabile al
Decennio dell'elettrificazione. Lo ha spiegato l'Amministratore delegato del Gruppo
Francesco Starace durante la conference call per la presentazione del Piano strategico 2022-2024 e del piano di lungo periodo al 2030.
"È chiaro che il prossimo decennio
sarà un decennio cruciale per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e per evitare le ripercussioni legate ad un aumento della temperatura superiore a 1,5 gradi", ha sottolineato il manager, aggiungendo che questo implica
"intensificare l'elettrificazione in modo massiccio" per poter raggiungere gli obiettivi climatici.
Il manager ha sottolineato che, nel corso dello scorso decennio, le
rinnovabili sono diventate il trend dominante che ha consentito alla decarbonizzazione di procedere a "ritmo più spedito" ed il Gruppo ha "messo i mattoni" che ora permettono di
cogliere le opportunità di questo decennio. Enel punta ad abbandonare il carbone entro il 2027 ed il gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile, oltre a realizzare l'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo.
Entro il 2040 l'elettricità venduta sarà interamente prodotta
da fonti rinnovabili ed il Gruppo cesserà l'attività di vendita retail di gas.
"
Enel Green Power è stata concepita per diventare la
spina dorsale della generazione futura", ha affermato Starace, ricordando che il pano punta alla crescita della capacità rinnovabile complessiva
al 2030 a circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020 (+105 GW aggiuntivi rispetto ai 49 GW del 2020).
Starace ha poi citato la
semplificazione organizzativa, sottolineando che "darà una accelerata a questo cambiamento". Un cambiamento che si concentra - ha ricordato - sull'elettrificazione dei consumi, sulla centralità del cliente, sull'anticipazione dell'obiettivo Net Zero al 2040.
"Il nostro piano - ha concluso - di basa su un contesto solidissimo che ci consente di
creare valore per gli azionisti", ha detto l'Ad ricordando che la
politica dei dividendi è
"semplice, prevedibile e interessante" e prevede un dividendo fisso garantito di 0,38 euro del 2021, 0,40 euro nel 2022 e 0,43 euro nel 2023 e 2024. Tali dividendi potrebbero essere rivisti al rialzo, on al ribasso, ed offrono un
total return del 13% che "rompe con il passato e dà certezza".