(Teleborsa) - "La
diffusione dell'epidemia di Covid-19 ha generato uno
shock macroeconomico di entità eccezionale e di durata incerta" e "nei primi sei mesi del 2020
l'attività economica si è fortemente ridotta rispetto al corrispondente periodo del 2019. Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale elaborato dalla Banca d'Italia (Iter), la
flessione è stata più marcata al
Nord, coerentemente con l'insorgenza precoce della pandemia in tal
e area geografica". E' quanto emerge dal Rapporto
"L'economia delle regioni italiane - Dinamiche recenti e aspetti strutturali" della Banca d'Italia.
Con la
pandemia di coronavirus, spiega ancora Palazzo Koch, "il
numero di occupati si è ovunque ridotto, più marcatamente nel
Mezzogiorno" sottolineando che al Sud "
la struttura produttiva è più orientata ad attività maggiormente esposte agli effetti della pandemia (quali i servizi connessi con il turismo) e la composizione dei
contratti di lavoro risulta più sbilanciata verso
forme di lavoro temporaneo"."I
vincoli ai licenziamenti - chiarisce Via Nazionale - e l
'eccezionale ricorso a
strumenti di integrazione salariale hanno contenuto l'impatto sul lavoro dipendente a
tempo indeterminato, più diffuso al
Centro Nord. Gli ultimi dati, disponibili solo a livello nazionale, suggeriscono un
parziale recupero nel numero di occupati in estate, sebbene i
margini inutilizzati della
forza lavoro restino ampi".La
crisi causata dal
coronavirus "ha determinato un
peggioramento delle
condizioni economiche delle
famiglie, soprattutto nel
Mezzogiorno".
Il
rapporto evidenzia che "in base ai dati di
contabilità nazionale dell'Istat
la spesa delle famiglie residenti si è
fortemente ridotta nella prima metà del
2020, più intensamente nel secondo trimestre. Il reddito delle famiglie è stato sostenuto dagli ammortizzatori sociali e dai provvedimenti che ne hanno previsto il rafforzamento". "A supporto del
reddito dei nuclei meno abbienti - aggiunge Bankitalia - e non coperti da
strumenti di altra natura, è stato introdotto il
Reddito di Emergenza, i cui
beneficiari sono più concentrati nelle
Regioni del Sud e nelle Isole".
Quanto alle
prospettive per l'economia italiana "restano condizionate
dall'incertezza circa l'evoluzione della
pandemia, la cui incidenza è in aumento nelle ultime settimane".
"La diffusione su
livelli critici in tutte le Regioni - osserva Via Nazionale - ha spinto il Governo ad adottare
nuove misure di
restrizione degli spostamenti e delle
attività produttive. Come nelle precedenti crisi,
l'intensità della ripresa dall'emergenza Covid-19 dipenderà anche dalle
caratteristiche strutturali del sistema produttivo locale".