(Teleborsa) - L'agenzia di rating
S&P ha rivisto al ribasso l'outlook sul rating di TIM, portandolo a
"negativo" da "stabile". Nel prendere questa decisione, l'agenzia ha citato
"ricavi più deboli" che accrescono il
"rischio di deleveraging".
S&P stima per il 2020 ricavi in calo dell'11%, a causa della maggiore concorrenza sulla telefonia mobile e della debolezza delle attività in Brasile, ed avverte che potrebbe tagliare il rating qualora il gruppo non riuscisse a portare il
rapporto debito/ebitda sotto 4,2 entro fine anno.
Cruciali per il business - sottolinea - saranno gli sviluppi di
FiberCop, le trattative per la rete unica (
AccessCo), in particolare la possibilità di mantenere la maggioranza, e l'andamento delle
attività brasiliane.
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