(Teleborsa) - Chiusura incerta per le borse asiatiche, che hanno presto esaurito l'ondata di euforia di venerdì scorso, dopo che l'Europa ha messo a punto un piano per superare la crisi e riattivare la crescita. Poi, è prevalsa la cautela, per capre quali saranno le reazioni dei Listini occidentali alla sbornia della scorsa settimana, anche in vista della riunione della BCE.
Ad ispirare cautela si è inserito anche il brutto dato sul PMI cinese, che secondo l'ultima stima di HSBC si è deteriorato ulteriormente, confermando la tendenza al ribasso e l'indebolimento dell'economia del Dragone. La piazza di Hong Kong è rimasta chiusa per una festività, ma quella di Shangai, inizialmente, ha reagito male.
A Tokyo hanno prevalso i segni positivi, soprattutto sui grandi esportatori. L'indice Nikkei ha terminato sotto i massimi con una limatura dello 0,04% a 9003,48 punti, mentre il Topix ha ceduto lo 0,10% a 769,34 punti.
Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un piccolo calo dello 0,12%, mentre Taiwan sale dello 0,67%. Miste anche le altre borse, che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con Singapore che cresce dello 0,46% e Bangkok dell'1%, mentre Mumbay lima lo 0,06% e Shangai lo 0,07%. Bene Sidney che guadagna ancora lo 0,94%, Jakarta lo 0,96% e Kuala Lampur lo 0,26%.