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La Federal Reserve tiene l'uscio aperto a nuovi interventi

Economia
La Federal Reserve tiene l'uscio aperto a nuovi interventi
(Teleborsa) - I verbali dell'ultima riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, lascia molte porte aperte a modifiche nella misura e nella direzione della strategia. L'ultima riunione ha portato come risultato il lancio della terza stagione di quantitative easing, che consiste nel riacquisto di titoli del mercato immobiliare per 40 miliardi al mese a tempo indeterminato. I tassi ovviamente sono a zero e così resteranno sino a metà 2015.

Questa misura, come noto, ha alimentato un vero e proprio vespaio di polemiche, tanto che Bernanke la scorsa settimana è stato costretto a precisare, in un intervento che il lancio del QE3 era necessario e che l'estensione della politica accomodante dei tassi sino al 2015 non vuol dire che l'economia si muoverà lentamente sino a quella data.

Quel che hanno aggiunto le Minutes del FOMC, ieri sera, è che la banca centrale americana è tornata molto flessibile e lascia le porte aperte a possibili correzioni ed aggiustamenti delle misure annunciate. In molti hanno interpretato questa flessibilità nel senso si una possibile correzione al ribasso del QE3 se l'economia dovesse dare segnali di risveglio. In questo caso si porrebbe nuovamente il problema dell'inflazione, che ora sembra aver lasciato spazio ad altri più pressanti indicatori dello stato di salute degli USA. Qualcuno però ipotizza anche il possibile lancio del QE4 o, comunque, un aggiustamento al rialzo dell'importo annunciato, che non era poi così esclatante.

Quel che è certo è che la FED nutre, probabilmente, più preoccupazioni per il futuro di quanto sia disposta ad ammettere e si riserva dunque di aggiustare la sua operatività anche istantaneamente. Se il mercato immobiliare sembra già iniziare a beneficiare degli acquisti di titoli immobiliari (MBS), quello del lavoro resta nella morsa della disoccupazione.

Un tema caldissimo, poiché il Dipartimento del lavoro, questo pomeriggio, annuncerà i dati sugli occupati del settore non agricolo, che gli analisti stimano in crescita di 113 mila unità (96 mila lo scorso mese), con un tasso di disoccupazione in aumento dell'8,2% (8,1% il precedente). Si tratta del tasso dei senza lavoro più elevato di sempre in periodo pre-elettorale.

Tornando al FOMC, si è parlato spesso del bracci di ferro fra falchi e colombe, ma l'ultima riunione di politica monetaria ha visto quasi l'unanimità. Solo il Presidente della FED di Richmond Jeffrey Lacker ha dissentito, ma quest'anno non ha mai vitato a favore di alcuna decisione presa dal FOMC.

Altro problema è la diversa impostazione della politica monetaria, che molti membri della FED vorrebbero legare a dei target numerici di inflazione e disoccupazione, ma c'è chi si mostra contrario perché questa impostazione, pur acquistando in trasparenza verso la comunità finanziaria, toglierebbe un po' di flessibilità all'operato della FED.
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