(Teleborsa) - Seduta positiva per le piazze asiatiche che hanno seguito la scia rialzista disegnata ieri dai mercati europei e statunitensi, grazie al buon esito dell'asta spagnola e ad alcun indicatori americani sull'andamento del settore immobiliare negli Stati Uniti.
L'indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso in progresso dell'1,5% a 8.459,98 punti mentre il più ampio paniere Topix è salito dell'1% a 725,68 punti. Tassi fermi e outlook più pessimista per la Bank of Japan, che oggi si è riunita per decidere in materia di politica monetaria. L'Istituto centrale ha deciso, come ampiamente atteso, di lasciare il costo del denaro tra lo zero e lo 0,1% ribadendo che non sono attesi cambiamenti fino a quando i prezzi non mostreranno stabilità nel medio-lungo termine. Per quanto riguarda la situazione economica, il BOJ nota che la ripresa del Paese è andata "in pausa" a causa del rallentamento della congiuntura estera, dell'apprezzamento dello yen e delle inondazioni in Thailandia, che hanno messo fuori gioco numerose multinazionali giapponesi e le rispettive catene di fornitura.
Finale tonico anche per le altre borse asiatiche, con Seul che ha terminato in aumento del 3,37% e Taiwan del 4,56%.
Positive le altre piazze che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che guadagna l'1,23%, Singapore il 2% e Jakarta lo 0,85%. Kuala Lampur sale dell'1,05% mentre Bangkok avanza dell'1,35%. Viaggia in controtrend Shangai che perde lo 0,75%: secondo l'agenzia di stampa di Stato Xinhua, gli stock di oro nero sono scesi nel mese in esame dell'1,34% rispetto a ottobre. In aumento, invece, quelli di diesel +2,3%, benzine +4,9%, cherosene +5,2% e altri prodotti a base di petrolio +3,6%. Il quotidiano non ha tuttavia indicato i volumi di queste riserve.