(Teleborsa) - Anno di passione per la Cina, che continua a frenare, offrendo un quadro di debolezza, a causa dell'impatto del rallentamento indotto dalla crisi europea. Gli ultimi dati sui conti con l'estero sono apparsi molto deludenti, perché hanno visto frenare bruscamente le importazioni della maggiore economia asiatica. Ripercussioni evidenti si sono viste anche sui mercati delle commodities, che hanno accolto negativamente i dati.
Le importazioni della Cina sono rallentate al 6,3%, che risulta molto al di sotto del 12,7% precedente e dell'11,3% preventivato dagli economisti. Anche l'export è risultato in calo all'11,3% dal 15,3% precedente.
Intanto, il surplus commerciale ha beneficiato di una frenata dell'import maggiore dell'export, salendo a 31,7 miliardi di dollari, oltre i 24 mld attesi dagli analisti.
A questo punto, Bejing potrebbe tornare ad intervenire con misure di carattere espansivo, per ravvivare un'economia che sta offrendo chiari segni di indebolimento. La Banca Popolare cinese è intervenuta già due volte sui tassi nell'ultimo mese, ma non sono esclusi ulteriori ritocchi.