Facebook Pixel
Milano 14:45
34.269,34 +0,97%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 14:45
8.125,91 +0,58%
Francoforte 14:44
18.085,25 +0,94%

La Spending review alimenta le tensioni sociali

Economia, Politica
La Spending review alimenta le tensioni sociali
(Teleborsa) - La Spending Review sta prendendo forma ma continua a far discutere. Nella bozza, del decreto, che comunque rimane, ancora in corso di stesura e di revisione, come precisa Plazzo Chigi, ci sono tagli consistenti per il pubblico impiego per la sanità per gli acquisti di beni e servizi da parte della amministrazioni pubbliche, per gli enti locali, per la giustizia e per i ministeri.

Ieri l'Esecutivo si incontrato con le parti sociali e gli enti locali, ma il piano di revisione della spesa non piace nessuno.

E mentre il premier Mario Monti assicura che il Governo non utilizzerà "l'accetta" dicendo: non taglieremo i servizi, ma gli sprechi" il timore che si va diffondendo è che con il decreto arriveranno, invece, solo tagli.

Rappresentanti di regioni e comuni sono preoccupati per le riduzioni, soprattutto alla Sanità. Tanti quelli che rimangono "delusi" dall'incontro. Uno su tutti,il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che liquida il provvedimento dicendo che "i tagli lineari non hanno senso".

E i sindacati cosa ne pensano? Il segretario della CGIL, Susanna Camusso, parla di un Esecutivo "reticente e criptico". I due leader di CISL e UIL, Bonanni e Angeletti non escludono di ricorrere allo sciopero generale. Il segretario generale dell'UGL, Giovanni Centrella vorrebbe che "non siano sempre i soliti a pagare". Soddisfatti ma non troppo gli industriali. Al numero uno di Confindustria,Giorgio Squinzi il provvedimento sembra "un buon inizio, anche se si riserva di valutare nel dettaglio le misure".

E o partiti? Come sempre hanno opinioni discordanti. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, si dice d'accordo sulla spending review, ma non approva i "tagli al sociale". Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, rimane neutrale dicendo: "vogliamo conoscere i contenuti e vedere la qualità e la quantità dell'intervento"

Mentre non si smentisce Antonio Di Pietro, leader dell'IdV. L'ex magistrato di "Mani Pulite" non risparmia le critiche all'Esecutivo dicendo che "il governo vuole fare cassa sulla pelle dei lavoratori".
Condividi
```