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Dazi, Confagricoltura: "Urge accordo bilaterale tra Ue e Usa per fermare contenzioso"

L'appello dell'Associazione dopo che la Wto ha autorizzato l'Europa a imporre dazi aggiuntivi sui prodotti importati dagli Stati Uniti

Agroalimentare, Economia
Dazi, Confagricoltura: "Urge accordo bilaterale tra Ue e Usa per fermare contenzioso"
(Teleborsa) - "Rischia di aggravarsi il contenzioso commerciale tra Unione europea e Stati Uniti ed è necessario ogni sforzo per raggiungere un'intesa bilaterale". A lanciare l'allarme è Confagricoltura dopo che l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha deciso di autorizzare l'Unione europea a imporre dazi aggiuntivi sui prodotti importati dagli Usa per un controvalore di 4 miliardi di dollari. La decisione – fa sapere Confagricoltura – sarà formalizzata nei prossimi giorni.

"Si tratta di un ulteriore e preoccupante passaggio nell'ambito del contenzioso ultradecennale tra la Ue e gli Stati Uniti sugli aiuti pubblici erogati ai gruppi Airbus e Boeing – commenta il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. Va fatto ogni sforzo per raggiungere un'intesa bilaterale. I dazi e le misure di ritorsione sono sempre dannose, tanto più nell'attuale situazione di crisi economica e di rallentamento del commercio internazionale per effetto della pandemia".

Nell'ambito della disputa relativa agli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing, gli Stati Uniti sono stati autorizzati nell'ottobre 2019 ad applicare dazi aggiuntivi sulle importazioni dalla Ue per un controvalore di 7,5 miliardi di dollari. Secondo i dati della Commissione europea, a seguito dei dazi, – rileva Confagricoltura – l'export agroalimentare degli Stati membri verso gli Usa è diminuito di oltre 400 milioni di euro nei primi cinque mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nonostante l'Italia non faccia parte del consorzio Airbus, anche i nostri prodotti agroalimentari sono stati colpiti dai dazi Usa. Le tariffe doganali, pari al 25% del valore, si applicano sulle importazioni dall'Italia di formaggi, salumi, agrumi e liquori per un valore di circa 500 milioni di euro. "Con l'inasprimento del contenzioso – evidenzia Giansanti – sarebbero a rischio, in particolare, le esportazioni di vini, pasta e olio d'oliva destinate al mercato statunitense. Chiediamo alla Commissione europea e al nostro governo un'iniziativa urgente per un negoziato che consenta di chiudere, una volta per tutte, una partita da cui la filiera agroalimentare italiana ha molto da perdere".

Con circa 4,7 miliardi di euro, le esportazioni agroalimentari italiane verso gli Usa rappresentano il primo mercato di sbocco fuori dalla Ue.



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