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Draghi bacchetta l'Europa: "Adesso spetta a voi..."

Economia
Draghi bacchetta l'Europa: "Adesso spetta a voi..."
(Teleborsa) - Non si smentisce mai il SuperMario della BCE, che dopo interventi aggressivi, come quello attuato a inizio settembre, riprende severamente l'Europa per una inerzia che dura forse da troppo tempo. E' il solito copione, quando ci si trova alle strette si annunciano propositi ed impegni grandiosi, poi tutto cade nel limbo e ci si dimentica degli impegni, dei mercati e si torna su posizioni di stampo nazionalistico.

Ma Mario Draghi torna a svegliare l'Europa dal suo torpore e, in vista anche del prossimo vertice di metà ottobre, bacchetta i leader europei, chiedendo di fare il proprio dovere. Cosa chiede il numero uno dell'Eurotower? Niente di più che l'impegno a portare avanti le riforme, unica chance per riattivare la crescita, con un occhio all'austerity, che non deve però essere tale da bloccare lo sviluppo dell'economia.

La BCE ha praticamente fatto tutto quel che poteva per i mercati e ci è anche riuscita, perché - fa notare Draghi - l'ultima azione è già riuscita ad allentare le tensioni sui mercati. Se anche il quadro è completo, manca ancora la cornice, perché più di cosi non si può fare restando nell'ambito del mandato della BCE, che le vieta di creare moneta.

A questo punto l'attenzione non più non spostarsi sulla situazione di Eurolandia, dove la Grecia resta in stallo, in attesa del verdetto della Troika (UE-BCE-FMI). In questi ultimi giorni si vociferava della richiesta di maggiori tagli ad Atene da parte degli ispettori della Troika.

Anche la situazione della Spagna non è delle migliori, come conferma l'appello lanciato dalla banca centrale spagnola, che ha chiesto a Madrid nuovi tagli per ridurre il deficit, altrimenti non saranno rispettati gli impegni presi in UE. Il Governo iberico però ha annunciato il budget solo una settimana fa ed i tagli sono già corposi. Il Ministro delle Finanze Louis De Guindos continua a smentire che la Spagna abbia bisogno di aiuti, ma la situazione resta carica di tensione.

La BCE è lì a vigilare e lo scudo anti-spread pronto ad essere attivato dai diretti interessati, cui verranno chiesti nuovi impegni, che - come precisato ieri da Draghi - non devono essere punitivi.
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