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Caos sulle nomine Rai. Il Pdl mostra i muscoli

Politica
Caos sulle nomine Rai. Il Pdl mostra i muscoli
(Teleborsa) - E' bagarre nel mondo della politica sulle nomine del Consiglio di Amministrazione della Rai.

Tutto è iniziato ieri, quando il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha sostituito il senatore del Pdl Paolo Amato con Pasquale Viespoli (di Coesione nazionale, ora alleata con il Pdl) in Commissione di Vigilanza, perché il primo aveva annunciato il suo voto per Flavia Nardelli, in dissenso con il partito di Berlusconi.

Prima ancora, secondo voci poi smentite, il partito di via dell'Umiltà avrebbe addirittura annunciato le dimissioni di Amato, limitandosi poi a sostituirlo in Commissione.

La cosa ha mandato su tutte le furie il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha accusato Schifani di aver truccato il voto, definendo "inaudito" il suo comportamento. "Schifani ha ravvisato l'urgenza di intervenire solo oggi perché era chiaro che la libertà di voto del senatore Amato avrebbe determinato un esito della votazione non gradito al Pdl?", si domanda il Presidente della Camera.

Sdegnati anche Pd e Udc, che chiedono il commissariamento della Rai, mentre il Presidente della Commissione di vigilanza, Sergio Zavoli, fa sapere che per le nomine del Cda si andrà ad oltranza.

Dal canto suo, Schifani si è difeso dicendo di essere sereno e di aver agito rispettando le regole.

Oggi riprendono in lavori in Commissione, con il tempo che stringe. Quel che è certo è che quello di ieri è stato uno scontro istituzionale senza precedenti.
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