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Super Mario scende in campo anche nel Laziogate

Costume e società
Super Mario scende in campo anche nel Laziogate
(Teleborsa) - Super Mario scende in campo anche nel Laziogate. Il Premier non risparmia le sue forze e dopo un week end incandescente in cui ha avuto meeting bilaterali con tre capi di stato e una tavola rotonda con i vertici di Fiat, ieri seri, ha avuto anche il tempo, prima di volare alla volta degli States, di incontrare il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, finita nello scandalo dei fondi del Pdl.

"Ho chiesto al presidente del Consiglio, Mario Monti, un breve incontro per informarlo della situazione che si è verificata in Regione; mi sembrava corretto farlo considerato che il Lazio è una realtà certamente non marginale sotto il profilo economico e istituzionale del nostro Paese", ha fatto sapere la Poverini in una nota dove spiega che di avere avuto con il Presidente un colloquio cordiale, anche se, secondo quanto riportato da La Repubblica, il Premier non sarebbe poi stato così cordiale, visto che, messo da parte il suo proverbiale self control avrebbe definito "inaccettabile" quello che sta accadendo alla Regione.

Dopo lo scandalo, quattordici consiglieri del Pd hanno firmato le loro dimissioni irrevocabili, scelta adottata anche dai cinque consiglieri dell'IdV, per dare una spallata allo scioglimento del Consiglio Regionale. Dimissioni firmate anche per due anche i consiglieri di Sel , Federazione della Sinistra e Lista Civica dei Cittadini, mentre l'unico Verde, Angelo Bonelli, ha confermato la disponibilità a lasciare.

E la maggioranza? Si schiera al fianco del suo Presiedente. Dopo che per tutta la serata di ieri si sono rincorse voci di altre dimissioni "la maggioranza - fa sapere una nota - è orgogliosamente al fianco di una presidente di Regione onesta e determinata, incitandola a proseguire nell'incisiva azione di governo fin qui svolta". Dopo le dimissioni dei consiglieri di centrosinistra l'UdC va avanti. Lo assicura il leader del partito Pier Ferdinando Casini che però no risparmia qualche critica ad una Polverini sempre difesa."Correttezza imporrebbe- fa sapere casini da Twitter - che si decida con gli amici laziali. Pensando ai nostri elettori e all'Italia che vogliamo costruire".

Dopo una serata movimentata, si profila un'altra giornata difficile quindi con i due Consiglieri radicali che rimangono in attesa degli eventi: se mancheranno solo due firme per far decadere il Consiglio, allora arriveranno anche queste dimissioni.

Intanto, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando della vicenda e ricordando come episodi di questo genere abbiano radici molto lontane, da quando iniziò Tangentopoli e da cui nessuno si può chiamare fuori, fa autocritica auspicando "un azzeramento totale all'interno del centrodestra. Dobbiamo rifondare una realtà che ha bisogno non solo di valori, che ci sono, e di riferimenti politici, ma che ha bisogno di comportamenti che rendano credibili questi valori. Abbiamo bisogno di rifondarlo con grande attenzione e capacità".
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