(Teleborsa) - Il nuovo Governo greco, guidato da Antonis Samaras, si appresta a partire per Bruxelles con tutte le carte in regola, almeno al livello Istituzionale. Il Parlamento ellenico ha infatti votato la fiducia la scorsa notte con il voto favorevole dei 179 membri della maggioranza su un totale di 300 deputati.
Per quanto concerne gli impegni presi con l'Europa, la Grecia, come noto, non è riuscita a completare tutti i compiti a casa, ma si appresta a chiedere ai partner europei una dilazione dei tempi per il rispetto dei target.
Il primo discorso ufficiale di Samaras al Parlamento ha reso chiara la posizione del nuovo Governo, preoccupato di non inasprire la posizione del Paese verso l'Europa, ma intenzionato a chiedere una riformulazione dei tempi per rispettare gli impegni presi. Sarà questa la prima richiesta di Samaras e del suo Ministro delle finanze Yannis Strournaras, che oggi si apprestano a raggiungere Bruxelles per la riunione dell'Eurogruppo.
Il vertice dei Paesi dell'Area Euro sarà la prima occasione ufficiale di Samaras in Europa, dato che ha dovuto disertare il summit di fine giugno per problemi di salute.
Venerdì scorso, Samaras ha si è impegnato ad avviare profonde riforme strutturali ed una serie di privatizzazioni, ma ha rimesso in discussione le misure recessive prese dal Governo precedente, in primis la perdita di posti di lavoro.
Il leader dei Nea Dimokratia ha infatti sottolineato che le misure di austerity andrebbero riviste, perché aggravano la recessione del Paese, impedendo il raggiungimenti dei target. Insomma, il motto di Samaras è più crescita e una austerity più mirata, che si concentri sulle privatizzazioni, sulla mancata riforma fiscale e meno sui sacrifici di posti di lavoro.