(Teleborsa) - Segnali negativi o positivi dalla decisione della Spagna di dribblare alcune aste relative a obbligazioni statali? Le letture sono molteplici, ma la più accreditata e quella di mantenere il costo del debito sotto controllo.
Fatto sta che il Tesoro spagnolo ha rimpiazzato due aste programmate in calendario per il prossimo 20 gennaio con scadenza nel 2020 e 2024 con un collocamento sindacato a 10 anni. I bond, quindi, non verranno offerti al pubblico ma verranno sottoscritti da un consorzio di istituti di credito. Secondo indiscrezioni Madrid punterebbe a raccogliere tra i 4 e i 5 miliardi di euro.
Molti ipotizzano che dietro quest'operazione ci sia la Cina, visto che Pechino ha più volte dichiarato di voler sostenere Eurolandia acquistando i bond sovrani emessi dai paesi membri per "salvaguardare la stabilità globale". L'interesse di Pechino, però, potrebbe essere un altro: secondo il presidente dell'Ue Herman Van Rompuy quando la Cina compra euro, "l'euro si rafforza e la loro moneta s'indebolisce un po'".
Tale affermazione riporta l'attenzione sul vertice odierno tra il presidente cinese, Hu Jintao, e quello americano, Barack Obama, con quest'ultimo che farà nuovamente pressioni per una rivalutazione dello yuan.
Le attese del mercato però non cambiano... dietro alle consuete formalità, allo scambio di sorrisi e strette di mano, si nasconde una strada in salita che non porterà a nulla di nuovo sul fronte yuan!