(Teleborsa) - La
Grecia continua a spaventare l'
euro e a mettere sotto pressione il mercato secondario del Vecchio Continente.
Stamane la
moneta unica ha perso ulteriormente terreno nei confronti del dollaro portandosi a 1,091 USD, ai
minimi di un mese, sui timori che la Penisola ellenica
non sia in grado di onorare le prossime scadenze.
Non trascurabile nemmeno l'effetto prodotto dalle
elezioni in Spagna, dove ha trionfato il
fronte euro-scettico di Podemos.
Incertezza e tensioni si stanno riversando anche sui titoli di Stato delle cosiddette "Periferie": i rendimenti dei bond governativi decennali di Spagna (Bonos) e Italia (BTP) stanno registrando fiammate verso l'alto, al contrario del Bund tedesco che torna ad essere "bene rifugio" per eccellenza.
Da ciò deriva l'exploit dello
Spread tra il BTP e il Bund di questi ultimi giorni.
Ma
cosa dicono i credit default swap (CDS)? Secondo questi strumenti che misurano il costo per assicurare il debito da eventuali default e che sono visti come l'indicatore più puro del rischio di credito,
le probabilità di "crack" della Grecia continuano ad essere molto alte.