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Fitch vede sempre più nero: tagliate le stime di crescita mondiale

Economia
Fitch vede sempre più nero: tagliate le stime di crescita mondiale
(Teleborsa) - Gli stimoli forniti all'economia dalla politica monetaria non sono bastati ad evitare il peggioramento dell'outlook da parte di Fitch.

L'agenzia di rating statunitense ha infatti tagliato le stime sulla crescita globale a causa della persistente debolezza evidenziata dagli indicatori macroeconomici e dagli elevati rischi di downside.
Per questo nel nuovo "Global Economic Outlook" ci si attende un PIL al 2,1% nel 2012, al 2,6% nel 2013 e al 3% nel 2014, rispetto al +2,2%, +2,8% e +3,1% del precedente report trimestrale.

Quanto all'Eurozona, si assisterà ad una contrazione dello 0,5% nell'anno in corso, seguita da una lieve crescita dello 0,3% l'anno successivo e ad una ripresa più consistente, pari all'1,4%, nel 2014. Anche in questo caso, si tratta di stime peggiorative. "Nonostante i recenti annunci di sostegno da parte della Banca Centrale Europea, la fiducia delle imprese si è indebolita, le condizioni di finanziamento rimangono scarse e le misure di austerità fiscale stanno soffocando le periferie, mentre la dinamica di crescita dei Paesi 'core' sta rallentando", spiega Fitch.

Nuvole nere anche sugli Stati Uniti, attanagliati dalla disoccupazione record e dall'incertezza legata all'entrata in vigore del "fiscal cliff", ovvero del mix di tagli alla spesa pubblica e aumento delle tasse che entrerà in vigore il prossimo anno rischiando di strozzare definitivamente la già anemica economia domestica.

Anche i Paesi emergenti, ha poi affermato l'agenzia USA, stanno affrontando sfide sempre più difficili a causa di alcune vulnerabilità interne e del peggioramento dell'outlook.

Ad ogni modo, le politiche monetarie espansive messe in campo dalle principali economie avanzate riusciranno a fornire un supporto nel lungo periodo. Ci si attende infatti che le principali banche centrali manterranno i tassi eccezionalmente bassi almeno fino alla metà del 2013 e fino al 2014 per quanto riguarda la Federal Reserve.

L'annuncio della BCE di un nuovo programma di acquisto illimitato di debito sovrano ha contribuito ad allentare le tensioni finanziarie e a contenere i "rischi di coda della crisi zona euro", ma è improbabile che riesca a compensare a sufficienza le negative tendenze economiche e a migliorare le prospettive di crescita a breve termine.
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