(Teleborsa) - A fronte di un
andamento complessivamente
positivo delle
richieste di credito da parte delle famiglie italiane, stimolate da condizioni di offerta estremamente appetibili e da tassi di interesse ai minimi,
nel 2019 la componente dei
mutui e surroghe ha fatto segnare una
variazione lievemente negativa, pari a -0,8%.
Nello specifico, dall'ultimo aggiornamento del
Barometro del Credito alle Famiglie - che si fonda sul patrimonio informativo di
EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da
CRIF - emerge che dopo le robuste crescite dei mesi di ottobre e novembre, l'andamento delle richieste di mutui e surroghe
a dicembre ha fatto segnare un eloquente
+26,2%, sospinto in particolare dalla ripresa dei
mutui di sostituzione che beneficiano di
tassi applicati particolarmente convenienti. Con questo dato si chiude così una fase caratterizzata da andamenti estremamente difformi, con il recupero dell'ultimo quadrimestre non sufficiente a compensare la flessione della prima parte dell'anno.
"L'anno appena concluso - commenta
Simone Capecchi, Executive Director di CRIF - ha complessivamente visto una lieve contrazione delle richieste di mutui e surroghe ma le
rilevazioni relative all'ultimo trimestre mostrano inequivocabili
segnali di ripresa. Questa dinamica, unitamente alla costante crescita dell'importo medio richiesto, rappresenta un
elemento di fiduciaper il 2020 dopo una fase di debolezza del comparto. Vedremo se questo trend si consoliderà anche nei prossimi mesi, in un contesto in cui le condizioni di offerta sono destinate a mantenersi ancora favorevoli grazie a tassi di interesse ai minimi e a una rischiosità del credito alle famiglie decisamente contenuta".
L'importo medio delle richieste di nuovi mutui e surrogheA livello di intero anno il
valore medio delle richieste di mutui e surroghe si è attestato a
130.976 euro (133.458 euro l'importo medio nel mese di dicembre), in crescita del
+2,8% rispetto al 2018. A titolo di paragone,
10 anni fa, nel 2010, l'importo medio si assestava intorno ai
139.000 euro.
Andamento dell'importo medio dei mutui richiestiLa distribuzione delle richieste di mutuo per fasce di importo nel 2019 è rimasta pressoché stabile rispetto all'anno precedente, con la
classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro che risulta ancora essere la
preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al
29,9% del totale. La classe al di sotto dei 75.000 euro, nella quale tipicamente si concentrano le richieste
di surroga e sostituzione, ha invece una incidenza pari al 24,0% del totale.
La distribuzione per classi di durata delle richieste di nuovi mutui e surroghePer quanto riguarda la distribuzione delle richieste per
durata, nel 2019 la
classe compresa tra i 15 e i 20 anni si conferma in vetta alle
preferenze degli italiani (con una quota pari a
25,6% del totale), seguita da quella tra i 26 e i 30 anni, con il 24,4%. Nel complesso, rispetto al 2018 si segnala una crescita del peso dei piani di rimborso tra i 26 e i 30 anni (+2,2 punti
percentuali) a differenza di un quasi equivalente calo di quelli tra i 6 e 10 anni. Nel 2010 la classe di durata tra 15 e 20 anni spiegava il 21,6% delle richieste, mentre era quella compresa tra 26 e 30 anni a risultare maggioritaria, con il 29,4% del totale.
La distribuzione delle richieste di mutui e surroghe per fascia di etàAnalizzando la distribuzione delle interrogazioni in relazione all'età del richiedente, dall'ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge uno scenario pressoché stabile rispetto all'anno precedente, con al
primo posto la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni che nel 2019 spiega il 34,5% del totale. Da rimarcare, però, il
progressivo aumento delle richieste di mutuo presentate dagli
under 35, la cui incidenza arriva al 28,1% del totale.