(Teleborsa) - Il gip di Taranto patrizia Todisco ha bocciato il piano formulato dall'Ilva di interventi immediati per il risanamento degli impianti inquinanti. No quindi al programma da 400 milioni di euro presentato da Bruno Ferrante nei giorni scorsi.
La decisione, tanto paventata dalle istituzioni e dall'Ilva, è contenuta nel provvedimento depositato poco fa dal giudice in cancelleria.
Todisco ha detto "no" anche al mantenimento di un minimo di produzione chiesto dall’azienda.
"Non c'è spazio per proposte al ribasso da parte dell'Ilva sugli interventi da svolgere e le somme" da stanziare, è scritto nel provvedimento di Patrizia Todisco.
"I beni in gioco, salute, vita e ambiente e anche il diritto a un lavoro dignitoso, ma non pregiudizievole per la salute di alcun essere umano, lavoratore compreso, non ammettono mercanteggiamenti".
Intanto la tensione resta alta a Taranto. Un gruppo di operai stanotte è salito sulla torre di smistamento dell'altoforno 5 per protestare contro il blocco degli impianti. Con loro, a 60 metri di altezza, uno striscione con la scritta "Lavoro e dignità". L'iniziativa è stata condivisa anche da altri lavoratori del gruppo. Nove di loro hanno annunciato lo sciopero della fame.