(Teleborsa) - Sale la febbre da Ipo di Facebook e, con lei, le elucubrazioni su quanto il suo fondatore Mark Zuckerberg metterà nel salvadanaio alla fine di questa attesissima avventura.
Secondo quanto annunciato ieri, il popolare social network offrirà circa 337,4 milioni di azioni ad un prezzo compreso tra 28 e 35 dollari a titolo.
Questa operazione potrebbe dunque far raccogliere a Facebook fino a 13,6 miliardi di dollari, valutandola tra i 77 e i 96 miliardi di biglietti verdi.
Sembra che meno della metà delle azioni saranno offerte da fondatori, dipendenti e altri grandi azionisti, il restante da Digital Sky Technologies.
Zuckerberg dovrebbe mettere a disposizione del mercato circa 30 milioni di titoli. Se l'Ipo si collocherà nella parte alta della forchetta stabilita, il giovanissimo inventore del social network si metterebbe in tasca qualcosa come 1,1 miliardi di dollari. La sua quota in Facebook varrebbe nel contempo 17,6 miliardi di dollari, e il suo nome comparirebbe all'istante nella parte alta della classifica degli uomini più ricchi al mondo.
Il tutto, senza perdere il controllo di maggioranza del suo gioiello, perché gli rimarrebbe il 57% del capitale con diritto di voto.
Al di là delle supposizioni, quello che molti economisti si chiedono è: riuscirà Zuckerberg ad essere all'altezza delle aspettative anche a sbarco in Borsa avvenuto? Perché se mettere su un colosso dal nulla potrebbe essere anche solo questione di intuizioni e mentalità 'visionaria', mantenerlo su alti livelli è cosa assai più difficile.