(Teleborsa) - Non si rimargina la piaga della recessione che ha colpito l'Eurozona. A rivelarlo, i tre principali istituti statistici europei (IFO, INSEE e ISTAT) che nell'Euro zone Economic Outlook rilevano che "come previsto nel report precedente, il PIL nella zona euro sarà in contrazione dello 0,2% nel 2° trimestre". Ma le brutte notizie non sono finite visto che il rapporto mostra una previsione di contrazione anche nel trimestre successivo con l'economia che scivolerà dello 0,2% e dello 0,1% nel quarto trimestre.
L'andamento riflette una continua pressione al ribasso sulla domanda domestica esercitata dalle misure di austerity intraprese dai vari Governi per porre un freno alla crisi del dedito di Eurolandia Ma non è tutto perché all'orizzonte l' incertezza economica rimane a livelli elevati.
Tuttavia, un barlume di speranza è dato dai mercati emergenti da dove l'accelerazione graduale della domanda grazie anche agli stimoli monetari nel corso dovrebbe sostenere esportazioni e investimenti alla fine del periodo di previsione.
Le recenti decisioni di aumentare il firewall, sottolinea ancora il report e le recenti decisioni della BCE di acquistare un numero illimitato di titoli di stato nel mercato secondario potrebbero portare ad un miglioramento della fiducia del mercato.
Di conseguenza, ci si attende una stabilizzazione del PIL nel primo trimestre 2013 (0,0%). Si allentano le previsioni sull'inflazione da cui si attende una moderata flessione che dovrebbe raggiungere il 2,3% alla fine dell'anno e il 2% a marzo 2013.