(Teleborsa) - Destini avversi e congiunti per Facebook e Zynga che, da quando sono sbarcate a Wall Street, hanno perso tutto l'allure che tanto lontane le aveva portate.
Il primo social network al mondo, pur continuando a macinare nuovi utenti (è salito a quota 1 miliardo di profili attivi), non riesce a generare i ricavi che i possessori di azioni FB vorrebbero, per ripagare al meglio dell'investimento fatto.
Più o meno simile il problema della start-up rivelazione dei giochi online, che deve parte della propria fortuna proprio alla creatura di Mark Zuckerberg che ne ha ospitato best seller quali CityVille e FarmVille. La società ha fatto sapere che il 2012 non andrà come prospettato in precedenza. Risultato: Zynga sta crollando in Borsa, trascinando nel baratro anche Facebook dal momento che "se Sparta piange, Atene non ride".
Il mercato teme che Zynga, che ha perso ben 13 personaggi chiave in pochi mesi, non riuscirà ad adattarsi meglio alle sfide future di un mercato in continuo cambiamento.
Tornando a Facebook, dall'andamento del titolo dopo l'annuncio del raggiungimento di 1 miliardo di utenti attivi (non si è mosso di 1 penny, praticamente), risulta chiaro che la comunità finanziaria non si fa facilmente impressionare dai grandi numeri: quello che vuole, è vedere come Zuckerberg monetizzerà tutti i suoi fedelissimi seguaci, adattandosi ai cambiamento globali e all'uso sempre più diffuso di dispositivi mobili.
Il giovane fondatore si sta dimostrando come sempre ottimista anche in questi giorni in cui la sua creatura è così sotto pressione. Ma deve fare in fretta a tradurre il miliardo di profili in altrettanti utili. Intanto, il titolo Facebook continua a perdere terreno al Nasdaq. Non lo aiuta Zynga, oggi letteralmente a picco.