(Teleborsa) - Wall Street si avvia ad una chiusura all'insegna della debolezza.
La giornata borsistica della borsa americana è stata caratterizzata dal fronte macro, dalla produttività del settore non agricolo in USA che nel 2° trimestre ha segnato un aumento dell'1,6% rispetto al trimestre precedente. Il dato preliminare, comunicato dal Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, risulta migliore delle attese degli analisti che avevano previsto un +1,3%.
I listini a stelle e strisce sono stati penalizzati anche dalle dichiarazioni di Richard Fisher contro ulteriori stimoli all'economia. La presa di posizione di Fisher arriva all'indomani delle dichiarazioni fatte dal suo illustre collega, Eric Rosengren, Presidente della Fed di Boston, che ha espresso un parere esattamente opposto ritenendo che l'economia a stelle e strisce "ha bisogno di una politica monetaria pro-crescita".
Fisher invece ritiene che la Banca Centrale ha fatto tutto il possibile per stimolare l'economia, e ripetuto il suo appello al Congresso per fornire incentivi per la crescita attraverso riforme fiscali e normative.
Il Dow Jones mostra un ribasso dello 0,11% a 13153,91 punti, l'S&P500 con un calo dello 0,11% a 1399,81 punti ed il Nasdaq scivola dello 0,18% a quota 3003,8.